Biolakes & Natural Pools2021-07-24T08:01:36+00:00

La biopiscina (così come il biolago) è uno specchio d’acqua artificiale balneabile nel quale la depurazione è effettuata esclusivamente in modo naturale, senza l’intervento di prodotti chimici. Il principio al quale è improntata la biopiscina è la fitodepurazione, un sistema di depurazione naturale applicato da tempo nel trattamento delle acque reflue, in prevalenza agricole ma anche domestiche e talvolta industriali. Il sistema non fa che mutuare il principio di autodepurazione presente in natura negli ambienti acquatici. 

La fitodepurazione avviene consentendo alle piante acquatiche – sommerse o galleggianti – di interagire in simbiosi con i microorganismi presenti nell’acqua in cui sono immerse, che degradano le sostanze organiche inquinanti, i batteri patogeni, e anche alcuni metalli pesanti. Le piante a loro volta si nutrono di una parte delle sostanze disciolte in acqua e delle sostanze inorganiche prodotte dai batteri, ossigenando l’acqua. Per l’ottimale funzionamento del sistema di fitodepurazione, il substrato su cui sono radicate le piante acquatiche è composto di ghiaia; le piantine vengono solitamente inserite sul fondo in cesti microforati da cui le radici possano espandersi ancorandosi al fondo.

Alcune piante adoperate per la fitodepurazione, nelle immagini di stampe d’epoca (clicca per ingrandire). Da sinistra: alisma plantago aquatica; carex riparia; scirpus setaceus; phragmites australis; caltha palustris.

Sistema integrato o separato
Lo specchio d’acqua creato artificialmente può assumere una forma organica, soprattutto se in un contesto già di tipo naturale, e in tal caso è più correttamente definito come biolago; ma può anche essere disegnato come una piscina tradizionale, alla quale deve essere comunque affiancata un’area per la fitodepurazione. L’area destinata ad accogliere le piante può essere integrata nello specchio d’acqua oppure separata da questo.

Nel sistema integrato, le due aree – quella balneabile e quella di fitodepurazione – sono separate solo al di sotto del livello dell’acqua, che può quindi fluire liberamente tra di esse. Se invece si vuole mantenere una maggiore indipendenza della piscina dalla vegetazione, l’area destinata alle piante va collocata in una vasca separata, posta a un livello leggermente più alto, dalla quale l’acqua depurata può scendere per caduta nella piscina balneabile. Per mantenere in vita il circuito, sarà necessario prevedere una pompa, immersa in quest’ultima, che riporti l’acqua nella vasca di depurazione.

Il Biolago “Dea Manna” – Sardinia

Il progetto pensato da Octopus, prevede la realizzazione di un Biolago in un terreno ricco di acque sorgive, fattore del tutto eccezionale nelle zone vicino le coste della Sardegna. Il luogo è ricco di una flora ed una fauna selvatica il cui valore è inestimabile e vanno quindi preservati. La realizzazione del Biolago ci permetterà di piantumare nuove alberature, quali querce o sugheri, preservando il terreno dalla desertificazione.
Il progetto è come un sistema di luoghi coinvolti dal movimento delle persone che, come l’acqua, entra nell’invaso come fosse un percorso naturale. E così come l’acqua  si immette nella vasca così le persone dalla rampa d’ingresso scendono verso la balneazione naturale, incontrando le diverse strutture in legno che costituiscono i servizi: Bar, Deposito, Spogliatoio ed Alloggi per pernottare. Con la balneazione l’acqua e le persone entrano in contatto procedendo idealmente nella stessa direzione. L’invaso artificiale diviene naturale e l’uomo finisce il suo “cammino” con la natura e nella natura.