INCENDI E CRIMINALITA’ ORGANIZZATA

“Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione” Edmund Burke.

Gli incendi sono fenomeni naturali: se molto rari, contribuiscono a rigenerare le foreste e a limitare la diffusione di parassiti, ma anche a ridurre l’accumulo di combustibile, come evidenzia la European environmental agency (Eea). Tuttavia quando sono grandi e frequenti, essi risultano particolarmente dannosi per l’ambiente, la biodiversità e la salute di chi abita nelle vicinanze.

Sono tanti i fattori che determinano l’insorgere di incendi, anche se negli ultimi decenni è diventato sempre più evidente il ruolo cruciale dei cambiamenti climatici, che innalzano le temperature e indeboliscono gli ecosistemi, rendendoli maggiormente vulnerabili. Nella maggior parte dei casi tuttavia è l’intervento umano, in ultima istanza, a determinarne l’insorgere. Non soltanto, la causa è spesso di natura volontaria e mirata. Gli incendi per ampliare le aree coltivabili, per favorire la speculazione edilizia, i roghi presso le discariche – come quello avvenuto pochi giorni fa nel comune di Ciampino, alle porte di Roma – sono tutti esempi di reato compiuto al fine di trarre un profitto.

L’Italia, paese mediterraneo e quindi naturalmente esposto a temperature elevate e siccità e conseguentemente anche agli incendi, aggravati poi ulteriormente dai cambiamenti climatici, è anche un paese che, soprattutto in alcune regioni, riporta una forte presenza di criminalità organizzata, spesso infiltrata nel settore edilizio e della gestione dei rifiuti. Un fattore che esacerba il problema degli incendi e rende ancora più difficile la lotta ai cambiamenti climatici.

In Italia, negli ultimi giorni sono bruciati 253 mila ettari di territorio, un’area paragonabile all’intero lago di Bracciano.

By |2023-08-04T09:04:30+00:00agosto 4th, 2023|Network, News|0 Comments