Dall’Umbria ecco l’eco-casa: senza contatori, senza utenze né bollette, completamente autosufficiente e ecologica.

E’ Stato il primo passo per la sperimentazione di un sistema integrato tra le diverse fonti di energia  rinnovabile.

 E’ una comoda casa per due persone che accoglie gli ospiti e vi da comfort senza bollette e impiego di fonti rinnovabili


Qui sono applicate le soluzioni che alimentano il Natural hotel

 Il primo elemento fondamentale , replicato nell’edificio principale è la COIBENTAZIONE realizzata con 16 cm di polistirene sul tetto e muratura portante in ISOTEX (blocchi di legno cemento) con all’interno insolazione di 10 cm di polistirolo grafitato. Infatti maggiore è la coibentazione , minore è l’energia necessaria ,quindi nel nostro caso un minor costo.

Per l’energia elettrica questa è prodotta da un coctkail di micro eolico da 400W di picco a 12 V e Fv in film sottile  da 300W a 12V che alimentano un sistema ad “isola” da 1500 watt supportato da 1000 Ampere di batteria al gel ermetiche senza manutenzione ( hanno una vita di circa 10 anni ). L’acqua che alimenta questa casetta come tutto il Centro PeR è quella piovana che viene captata dai tetti. Dopo aver attraversato un “filtro di prima pioggia” ( ha lo scopo di lavare il tetto ed evitare che gli escrementi degli uccelli vadano in cisterna ) l’acqua raggiunge la cisterna che ha una capacità di 5000 lt. Il Centro dispone di una capacità di accumulo di 200.000 lt suddivisi in varie cisterne. Da queste una pompa in classe “A” spinge l’acqua alle utenze e viene potabilizzata con una serie di filtri meccanici ed un filtro a raggi ultravioletti (UV) . Tutte le utenze sono dotate di rompigetto areati che miscelano aria ed acqua e consentono una riduzione dei consumi del 50%.

Tutti gli scarichi di docce e lavandini sono poi convogliati in un “filtro degrassatore” che separa i saponi dall’acqua per poi poterla riutilizzare negli scarichi dei WC così da evitare un consumo di acqua “buona” per un uso sicuramente non potabile. Le acque reflue poi convogliano in una fossa HIMOF che quando la struttura sarà completamente a regime andranno in un sistema di “fitodepurazione verticale” che permetterà di riutilizzare le acque a scopo irrigui ornamentale.

Per il riscaldamento questa casa utilizza per il 40% energia termica prodotta dalla serra addossata alla casa che con una semplice regolazione ( quando la temperatura interna della serra supera di 4/5 gradi quella della casa il sistema di ventilazione fa entrare in casa il calore accumulato nella serra riscaldando la casa. Quando il calore della sera non è più sufficiente entra in funzione il riscaldamento radiante a pavimento che è alimentato dai 6 m² di collettori sottovuoto che scaldano un accumulo “combinato” da 800 lt che produce oltre al calore necessario al pavimento anche l’acqua sanitaria.

In caso di prolungato maltempo il calore necessario al riscaldamento della casa viene generato da una resistenza elettrica alimentata direttamente del generatore eolico ( quando non c’è sole di solito c’è molto vento ). La funzione di circolazione innescata dalla serra, funge anche da sistema per “cambiare l’aria” all’interno della casa senza perdite di calore. In estate invece la serra funge da estrattore d’aria calda dalla casa attraverso le bocchette di ventilazione superiori che funzionano “al contrario” dell’inverno.

Inoltre il raffreddamento della casa in estate è migliorato immettendo aria fresca generata da un sistema passivo geotermico che prende aria dal boschetto sottostante e “raccoglie” la frescura del sottobosco nei suoi circa 40 m di percorso necessario per arrivare fino alla casa. In questo modo anche in estate si ricambierà l’aria senza perdere il fresco della casa. Se comunque il calore all’interno della serra in estate è troppo alto un sistema elettronico provvederà ad aprire le finestre e se questo non fosse sufficiente a fare scendere la tenda ombreggiante per ridurre ulteriormente la temperatura.

By |2018-03-09T10:14:47+00:00novembre 28th, 2017|Engineering|0 Comments