Scegliendo le tecnologie e gli incentivi più adatti al proprio caso specifico, il fotovoltaico può rivelarsi un investimento particolarmente interessante e a tutela dell’ambiente.
L’incentivo più sfruttato negli ultimi anni per i piccoli impianti domestici è stato la detrazione 50% abbinata allo scambio sul posto.
Grazie a questo incentivo, un piccolo impianto può generare un guadagno netto cumulato tra i 21 e i 32mila euro, ripagandosi da solo in circa 4 anni.
Anche l’eventuale accumulo può accedere alla detrazione 50%.
Chi invece volesse installare un impianto di potenza superiore a 20kW può accedere agli incentivi del Decreto FER Rinnovabili, grazie al quale si genera profitto dall’energia prodotta e messa in rete attraverso l’impianto.
In più, se l’impianto viene realizzato contestualmente alla rimozione amianto, si può ricavare una remunerazione aggiuntiva.
Per le aziende è disponibile anche il nuovo credito d’imposta.
Il problema dello smaltimento dei pannelli non sussiste perché i produttori sono iscritti ad appositi consorzi per garantire lo smaltimento gratuito.
La novità del superbonus
Grazie al nuovo superbonus è possibile portare in detrazione non più il 50% ma il 110% della spesa effettuata per i lavori di efficientamento energetico.
È un incentivo interessante, che presenta dei pro e dei contro.
Come per la detrazione 50%, anche nel caso della detrazione al 110% hai la possibilità di cedere il credito fiscale alle banche.
Per accedere al Superbonus l’impianto fotovoltaico dovrà essere installato insieme ad uno dei cosiddetti “interventi trainanti”, come il cappotto termico o una pompa di calore che sostituisca la tradizionale caldaia.
In più è necessario migliorare di due livelli la classe energetica dell’immobile.
Accedendo al Superbonus perdi la possibilità dello scambio sul posto, rinunciando alla remunerazione dell’energia che immetti in rete. Per questo di solito conviene prendere un buon accumulo, che comunque ricade nel bonus 110%.
Per valutare l’investimento nel fotovoltaico e scoprire quali sono le tecnologie e gli incentivi più adatti al tuo caso specifico, puoi contattarci senza impegno per ricevere preventivi dettagliati: info.octopusnet@gmail.com
L’alternativa del Solare Termico
A differenza del fotovoltaico che produce elettricità, un impianto solare termico produce acqua calda e riscaldamento.
Con il sole che abbiamo in Italia questo investimento può ripagarsi da solo nel giro di 3-6 anni. Poiché l’impianto dura più di 20 anni, anche in questo caso il ritorno economico è particolarmente vantaggioso.
A quali incentivi puoi accedere
Con il solare termico puoi accedere agli incentivi a fondo perduto del Conto Termico, che coprono circa la metà dell’investimento e ti vengono erogati via bonifico.
Quando l’incentivo è inferiore ai 5mila euro, il bonifico ti arriva in un’unica rata entro 90 giorni dalla conclusione del contratto.
Oppure puoi accedere alle classiche detrazioni fiscali, che nel 2021 per il solare termico coprono il 65% della spesa.
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Sei incerto tra solare termico o fotovoltaico?
A differenza del solare termico, un impianto fotovoltaico genera elettricità ma non acqua calda. Tuttavia, se abbinato ad una pompa di calore, l’impianto può produrre elettricità, acqua calda, riscaldamento invernale e climatizzazione estiva.
L’aspetto probabilmente più interessante è che la pompa di calore accede agli incentivi a fondo perduto del Conto Termico o alla detrazione 65% con un investimento che, grazie al risparmio in bolletta, si ripaga da solo in un paio d’anni.
Tra solare termico e fotovoltaico, la maggior parte degli italiani ha preferito il fotovoltaico, probabilmente perché è la soluzione più flessibile.
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